L'obiettivo fondamentale delle indagini e delle analisi è la determinazione della vulnerabilità sismica, intesa come danneggiabilità dell'edificio per effetto del terremoto.
Indicano i contenuti per la sintesi dei risultati delle attività di indagine e studio e la redazione conclusiva di una carta di identità dell'edificio.
si articolano in tre fasi:
FASE 1:
- Raccolta dati
- Ricognizione visiva
- Relazione generale
- Schede AeDES e GNDT
FASE 2:
- Indagine diretta (saggi)-Rilievi e prove-Schema strutturale-Amplificazione locale-Valutazione vulnerabilità
FASE 3:
- Redazione carta d'identità-Definizione intervento-Certificazione riassuntiva
RDB | Gasbeton
Criteri di progetto di elementi strutturali secondari
Gli elementi costruttivi senza funzione strutturale (tamponamenti esterni e divisori interni con spessore superiore a 10 cm), il cui danneggiamento può provocare danni a persone, devono essere verificati, insieme alle loro connessioni alla struttura, per l'azione sismica corrispondente a ciascuno degli stati limite considerati.
Gli effetti dell'azione sismica su questi elementi possono essere determinati applicando una forza orizzontale proporzionale alla massa ed all'accelerazione che l'elemento subisce durante il sisma.
Inoltre è necessario verificare che l'azione sismica non provochi agli elementi secondari danni tali da rendere la costruzione temporaneamente inagibile.
Per edifici civili ed industriali, nel caso di tamponamenti collegati rigidamente alla struttura, tale verifica si ritiene soddisfatta se lo spostamento di interpiano (dr) è inferiore allo 0.5 % dell'altezza di piano.
Nel caso di tamponamenti che, grazie alla loro deformabilità intrinseca, non subiscono danni a seguito di spostamenti di interpiano, il limite dr raddoppia (1%), consentendo quindi di realizzare strutture meno rigide con conseguente risparmio in termini di sezioni resistenti